Due musei da non perdere sul mondo rurale romagnolo

Due musei da non perdere sul mondo rurale romagnolo

Scegliere la Romagna per le vacanze ti regalerà fantastici momenti di relax in riva al mare e gustosissimi piatti da assaporare.
A rendere questo territorio così affascinante è anche la sua storia millenaria e gli usi e i costumi che contraddistinguono la “gente di Romagna”.

2 musei fanno ripercorrere passo, passo il mondo rurale romagnolo e le sue peculiarità: il Museo degli usi e costumi della gente di Romagna di Santarcangelo di Romagna e il Museo etnografico Valliano a Montescudo.

  • Il MET, Museo degli usi e costumi della gente di Romagna, costudisce oggi e strumenti che ti porteranno alla scoperta dell’anima rurale della nostra terra. È diviso in differenti sezioni che passano dalla casa e i suoi ambienti, all’abbigliamento, fino ai cicli del lavoro agricolo e alle pratiche artigianali. Qui è custodita una collezione di “testi”, teglie in terracotta in cui cuocere la piada romagnola, la collezione di caveje, strumento con funzione di perno per bloccare il giogo e una di burattini e marionette appartenute a Renzo Salici.
  • Il Museo etnografico ospitato all’interno del Santuario di Valliano, documenta le attività produttive e il piccolo artigianato del mondo rurale dell’entroterra riminese. Ad accogliere i visitatori un maestoso ulivo secolare e all’interno tanti oggetti per la coltivazione dell’ulivo. Si può ammirare la produzione di terrecotte e l’immancabile “testo” per cuocere la piadina sul fuoco.
    Il museo offre inoltre una parte all’aperto, un bel giardino in cui sono ospitati gli attrezzi agricoli di grandi dimensioni recentemente restaurati come carro, aratro e seminatrice.

Pubblicata il 27/04/2020

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